10.9.14

I maccheroni di Amelia sul trono di Francia (Rocco Moliterni)

Maria Amelia di Borbone, regina dei Francesi dal 1830 al 1848
Pare che Carla Bruni e Sarkozy amino la mozzarella. Avendo un passato di sfilate non c'è da stupirsi che la «première dame» prediliga un formaggio filante. E Carlà rinnova una tradizione di regine italiane che influenzano i gusti francesi. La più famosa è senz'altro Caterina de' Medici. Fu lei, forse anche per via del nome, a inventare già nel 500 il catering. Nel senso che prese piatti «già pronti» della tradizione toscana, li esportò in Francia e questi entrarono nell'olimpo della cucina internazionale. Lo fece ad esempio per il Papero alla melarancia, che fin che si chiamava così non se lo filava nessuno, ma quando Oltralpe lo battezzarono Canard à l'orange divenne famoso in tutto il mondo. Più o meno come la toscana «salsa colla», che bastava il nome a legarti i denti. Rivisitata in Francia da Louis de Bèchamel, divenne l'odierna besciamella. Quattro secoli dopo Caterina, un'altra italiana salì sul trono di Francia: Amelia di Borbone. Principessa delle Due Sicilie, era nata a Caserta, cresciuta a Napoli e si era sposata a Palermo con Luigi Filippo. Amava da impazzire i maccheroni e quando il marito, nel 1830, fu incoronato re di Francia, li fece conoscere anche Oltralpe (probabilmente grazie al suo francese maccheronico). Dicono che incurante dell'etichetta preparasse e condisse lei stessa la pasta e forse per solidarietà con l'altro ramo dei Borbone, quelli di Parma, suggeriva di abbondare con il parmigiano. Non amava solo preparare i maccheroni ma anche i dolci napoletani. Una regina con le mani in pastiera.

“La Stampa”, 5 maggio 2011


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