15.3.18

La poesia del lunedì. Ramón López Velarde (Messico, 1888-1921)


A mezzodì obbedisco
al buon precetto di sentire messa
la domenica; e a queste messe da zenit
ci sei anche tu, acuto profilo; chioma
tormentosa, nuca bruna, occhi fissi;
bocca flessibile, avida di ciò che è coscienzioso,
fatta per dare i baci prolissi
e articolare la sillaba lenta
di un minuscolo idillio, e anche
per persuadere un moribondo
a dire amen.

Figura tagliente e svelta, fuggita
da una assemblea di oblunghe vetrate
o dall'ampolla di un alchimista:
non sai che in queste messe zenitali
al vedere, di soprassalto,
gli occhi tuoi annebbiarsi a una sequenza
del Vangelo, sono stato vicinissimo al tuo pianto
con sollecita condiscendenza,
né sai che sei un pericolo
armonioso per la mia filosofia
petulante... Come le rosee dita
di un bambino per la torre inconsistente
di carte o dadi.

In Poeti ispanoamericani del '900, a cura di F. Tentori Montalto, Bompiani, 1987 – Traduzione S.L.L.

Scelta lunedì 12 marzo 2018 e postata il giovedì successivo per cause di forza maggiore

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