16.4.16

Renzi e la banda (S.L.L.)

Orchestra della Guardia  di Finanza - foto di Massimo Renzi
Alla coop l'operaio in camice bianco che svuotava i banchi frigorifero parlava con un cliente - suo conoscente, immagino. Diceva quasi letteralmente: "Questo governo ci sta depredando. Sono ladri e buoni a niente. Io domani a votare non ci vado". Gli ho gridato: "E' quello che il governo vuole. Renzi ha dichiarato che lui non va a votare". Il cliente era d'accordo con me: li ho lasciati lì che gli spiegava la cosa. Spero che lo abbia convinto.
Quel dialogo rivela in ogni caso quanto anomala sia la situazione che si è creata. Un capo del governo che propaganda l'astensione è cosa inaudita, quasi incredibile ai più (neppure Berlusconi era arrivato a tanta tracotanza) e sconcerta chi pensava di fargli un dispetto non votando.

E' probabilmente una esagerazione vedere Renzi a capo di una banda di ladri. Più propriamente un primo ministro che non difende la sua legge chiedendo un no all'abrogazione e incoraggia l'astensione per accaparrarsi il voto degli indifferenti si potrebbe definire un baro. (stato di fb)

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