25.11.15

Sant'Antonio di Padova. Prediche e miracoli (Sheilah Ward Ling)

Le folle che lo seguivano crescevano sempre più; una volta a Limoges i presenti vennero valutati in trentamila persone ed egli dovette rinunciare a cercare un edificio abbastanza ampio per accoglierli. Mentre parlava, il cielo si oscurò minacciosamente e la folla cominciò a spaventarsi. Ai primi lampi e tuoni, Antonio esclamò di stare calmi, assicurandoli che il temporale non avrebbe recato loro danno; e in effetti l’area dove si erano raccolti rimase asciutta. Quando se ne andarono di lì, trovarono che la campagna tutto attorno era stata colpita da una pioggia torrenziale. Un altro dei suoi sermoni all’aperto fu udito da una donna che non l’avrebbe potuto seguire, perché doveva assistere il marito malato. Aprì la finestra e lo sentì perfettamente, benché fosse a tre chilometri di distanza.
Ci sono poi le storie di due donne che si lasciarono trascinare dall’entusiasmo ed ebbero un tale desiderio di sentirlo che lasciarono incustoditi i loro bambini. Al ritorno una trovò il figlioletto che intingeva le dita in una pentola bollente senza patirne alcun danno. L’altro bambino era ancora più piccolo; sua madre lo lasciò nella culla mentre ascoltava la predica di Antonio, ma quando tornò lo trovò morto. Corse da Antonio in lacrime e lo scongiurò di aiutarla. Egli dovette ripeterle tre volte: «Va’, perché Dio ti mostrerà la sua misericordia», prima che il dolore le consentisse di comprendere quello che Antonio diceva. La donna corse a casa e trovò il bimbo vivo che giocava con delle pietruzze. Altri santi hanno fatto risuscitare delle persone morte, ma solo Antonio avrebbe potuto pensare alle pietruzze.

Sant'Antonio di Padova, San Paolo, 1998 - Illustrazioni di Maurizio Boscolo

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