28.11.15

Italia 1939. Il duce e il bambino cieco

Un bambino cieco, quando ascoltava per radio Mussolini o ne sentiva parlare chiedeva sempre: «Com’è?». Un giorno gli riferirono che nella Casa del Fascio era stato posto un busto in marmo del Duce. Fattosi condurre in presenza di esso, col cuore che gli batteva come un martello, lo prese fra le mani e ne palpò adagio adagio le fattezze: l’alta fronte prima, le orbite profonde poi, il naso, la bocca, il mento robusto. Pareva che volesse imprimere ogni particolare nei polpastrelli e rimodellarlo nella sua memoria. Infine, tenne la testa intera fra le palme ed esclamò, con gli occhi umidi: «Ora so com’è fatto!».

Da L.Diel, La generazione di Mussolini, 1939, ora in Dino Biondi, La fabbrica del Duce, Vallecchi 1973

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