15.11.15

Imparare il cinese mandarino con lo smartphone (Marta Dore)

Il cinese è una lingua difficilissima per noi occidentali. I suoi caratteri non formano un alfabeto, ma sono segni grafici dotati di significato di per sé. In pratica, ognuno è una parola. Più segni insieme vanno a formare un’ulteriore parola. Quanto alla pronuncia, il discorso è ancora più complesso perché in Cina la lingua orale ha subito le influenze delle parlate locali e il tono con cui si pronuncia un termine ne cambia il significato. Vista la grande difficoltà, in molti si sono ingegnati per trovare sistemi per far apprendere il cinese più facilmente. Spesso ricorrendo al web o alle app. Un sistema molto originale per imparare a leggere gli ideogrammi è Chineasy (chineasy.org). Lo ha inventato Shaolan Hsueh, imprenditrice di Taiwan residente a Londra, che voleva insegnare la sua lingua d’origine ad alcuni bambini inglesi. Con l’aiuto di un illustratore, Noma Bar, ha trasformato ogni ideogramma in un’immagine comprensibile a tutti, dal sapore un po’ infantile, come fossero tanti mattoncini che vanno a costruire il linguaggio. Ne sono nati un sito articolato, un libro e una scatola di cartoline didattiche (entrambi in vendita da poco anche su amazon.it in edizione italiana). E a giudicare dalle recensioni apparse appunto su Amazon chi ha utilizzato questo metodo ne è rimasto contento e soddisfatto (ovviamente, specificano in molti, si tratta di un apprendimento a livello elementare) anche da un punto di vista estetico: in molti apprezzano la bellezza delle illustrazioni pensate per la memorizzazione dei caratteri. E oltre a sito, libro e cartoline è allo studio anche un’app.
A proposito di app, molto quotata (e anche costosetta) è Skritter (www.skritter.cn), che punta a farti memorizzare un grande numero di ideogrammi, singoli e composti. Come? Scrivendo sul touchscreen del tablet o del telefono i caratteri secondo una sequenza stabilita dall’algoritmo che è in grado di ricordare i tuoi errori. Molto efficace ma cara: si pagano 11,80 euro al mese sia con un iPhone sia con un android.
C’è poi un progetto europeo per insegnare il cinese in e-leaming, Chinese for Europeans, co-finanziato dall’Unione Europea nel quadro del Lifelong Learning Program, che ha come obiettivo quello di dare opportunità di apprendimento dall’infanzia alla terza età. Sul sito www.chine-se4.eu/it si trova un ricco materiale didattico gratuito pensato per categorie diverse: bambini, studenti, uomini d’affari. Per i turisti sono segnalate utili app targate “Chinese for Europeans” da usare, ad esempio, per ordinare al ristorante, prenotare un albergo o chiedere indicazioni stradali. Insomma, la Cina è vicina. Almeno sullo smartphone.


“pagina 99 we”, 1 novembre 2014

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