12.8.15

"Un bel lavoro di Partito". Una lettera di Raniero Panzieri alla moglie (1951)

Nel luglio del 1951 Raniero Panzieri ha già abbandonato la carriera universitaria e ha scelto la militanza politica a tempo pieno. Proposto da Nenni come figura esemplare di collegamento tra la cultura e le lotte dei lavoratori, guida il Comitato Regionale Siciliano e la Federazione di Messina del Psi. Verso la fine del mese scrive alla moglie Giuseppina Saija, detta Pucci, che è, per un breve periodo, in villeggiatura con la prole. (S.L.L.)
Raniero Panzieri e Pucci Saija a Messina

Messina, 23 luglio 1951
Carissima Pucci,
[…] con le nuove possibilità finanziarie e il migliore indirizzo un bel lavoro di Partito ti attende al ritorno. Penso che non dovresti occuparti particolarmente del lavoro femminile ma in genere del lavoro in città che è oggi il nostro compito principale e presenta del resto aspetti importanti di mobilitazione delle masse femminili. Risolveremmo così il problema organizzativo più grave della Federazione.
Ho fatto un monte di lavori domestico-familiari. Dopo una serie di violenti combattimenti ho riportato alcuni parziali ma moralmente decisivi successi nel lavaggio di calze, fazzoletti, camice, biancheria intima e nella smacchiatura. Sono però persuaso che dai tempi del matriarcato le donne hanno gelosamente custodito il segreto tecnico di tali attività produttive, formidabile strumento di potere familiare-sociale. Non continuo. A giorni ti scriverò della casa e il resto.
Raniero

da Lettere, 1940-1964, Marsilio, 1987

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