16.8.15

Bertolt Brecht sui compromessi

Me-ti. Il libro delle svolte di Brecht fu pubblicato postumo, nel 1965, ma risaliva agli anni 30. Brecht finge di tradurre un antico filosofo cinese, taoista, Me-ti appunto, il maestro che insegna la Grande Dottrina (il marxismo) e personifica il Brecht pensatore. Spesso questi dialoga con Kin-jeh, anch'egli proiezione dell'autore, ma come scrittore e individuo empirico.
Nel libro compaiono riferimenti a filosofi e capi politici, da Hegel a Lenin, da Trotzky a Stalin, individuati da pseudonimi. Nel brano qui “postato” compare Mi-en-leh, cioè Lenin. Lo riprendo da un “Quaderni piacentini” del 66, che lo pubblicò come anticipazione del volume in preparazione da Einaudi, per la traduzione e curatela di Cesare Cases. Il libro uscì nel 1970. (S.L.L.)


Dei compromessi
ovvero
Del bere acqua e vino da due bicchieri
Mi-en-leh insegnava a proposito dei compromessi: I compromessi sono spesso necessari.
Molti intendono per compromesso il versar acqua nel proprio vino. Pensano che il vino non tagliato sia indigesto. Oppure che il vino a disposizione non basti a soddisfare la sete.
Io sui compromessi ho un’opinione diversa. Bevo l’acqua e il vino da due bicchieri. Poiché altrimenti è troppo difficile ritirar fuori il vino dall’acqua.


“Quaderni piacentini” n.28, settembre 1966

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