9.7.15

Suore consolatrici del Sacro Cuore (Leonardo Sciascia)

Suore Consolatrici del Sacro Cuore
Suore che appartengono all’ordine delle «consolatrici del Sacro Cuore» possono, per la loro opera di consolatrici appunto, chiedere, all’ente presso cui la svolgono, la regolare retribuzione accompagnata dalle relative e varie indennità? È una questione che da un po’ rimbalza da un grado all’altro dell’amministrazione italiana della giustizia: dalla pretura al tribunale, dal tribunale alla cassazione, dalla cassazione di nuovo al tribunale. L’hanno mossa due suore consolatrici: decise a non più consolare se non con salario e indennità.
È una spinosa questione. Accettato il principio che il consolare è un lavoro come un altro, non si può non considerare che c’è consolazione e consolazione: consolazione facile e consolazione difficile, consolazione ordinaria e consolazione straordinaria, consolazione generica e consolazione specialistica. E bisognerà stabilire un tariffario. Al punto più alto, nonostante la lebbra sia quasi scomparsa, bisognerà mettere il bacio al lebbroso: alla pari di una di quelle difficili operazioni chirurgiche per cui si va a Houston, almeno. Che sono meno costose di quanto, con più incerto esito, siano quelle che si fanno in Italia.


Nero su nero, Einaudi, 1979

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