15.2.15

Leggende urbane del Novecento. I Williamson di Cincinnati.

Campionato 2000, Williamson dei Cincinnati Reds
Nel 1979 tra gli Oscar Mondadori uscì un “almanacco universale” di cose stravaganti e misteriose, traduzione (di Michele Lo Buono) di un testo di origine statunitense: Vi si trova di tutto, dai vampiri ai tarocchi, dalla narcolessia all'intelligenza dei delfini. La trattazione è in genere documentata e prudente. 
Ho voluto oggi postare questa storia dei Williamson che a suo tempo mi aveva incuriosito. Rispetto alle notizie contenute nel testo, ferme agli anni 70 del Novecento, non ho trovato nella rete aggiornamenti né in italiano né in inglese. Forse le attività del “clan” sono state stroncate dalla polizia o forse il grosso dei suoi membri ha scelto l'integrazione: le ipotesi possibili sono tante. In ogni caso c'è in Canada un Williamsongroup che s'occupa d'assicurazioni e previdenza. Viene il sospetto che così siano stati investiti i capitali accumulati. Sarebbe, mutatis mutandis una conferma dell'insegnamento di Lenin, che per depredare l'altrui denaro consigliava di smetterla con le rapine in banca, mentre suggeriva la fondazione di banche e compagnie finanziarie. (S.L.L.)
Cincinnati, Union Terminal
I Williamson sono un clan consanguineo di «artisti della truffa»: ammontano a circa 2000 e derubano il prossimo in tutti gli Stati Uniti.
Il clan discende da Robert Logan Williamson, uno scozzese approdato negli Stati Uniti alla svolta del secolo. Pur non appartenendo agli zingari europei tradizionali, il clan conduce un'esistenza nomade quasi zingaresca. Raramente una di queste famiglie vive in una casa di sua proprietà, e raramente i bambini frequentano una scuola. Alla polizia sono noti come «i terribili Williamson». Sebbene quello di Williamson sia il nome usato con maggiore frequenza, il clan si serve anche di un'altra decina di nomi, fra cui McDonald e Stewart. I matrimoni fra cugini sono comuni, mentre le unioni al di fuori del gruppo sono praticamente sconosciute. La polizia di tutti gli Stati Uniti ha adottato il termine Williamson per indicare genericamente i « truffatori itineranti ».
Ogni anno in maggio il clan tiene un convegno nella città di Cincinnati (Ohio), scelta negli anni '20 per la sua posizione strategica al centro del paese e per la facilità con cui ci si poteva arrivare. Secondo il "Saturday Evening Post" (27 ottobre 1956) il clan non commette truffe o raggiri per tutto il tempo del convegno, ma secondo altri questa affermazione è tutta da dimostrare. Tutti per altro sono d'accordo sul fatto che, sempre nel corso della loro assemblea annuale di maggio, i Williamson spendono un bel po' di denaro nei negozi locali e acquistano molte automobili nuove.
Dovunque lo colga la morte, un Williamson viene sepolto a Cincinnati. Generalmente la loro ultima dimora è lo Spring Grove Cemetery, ma il clan possiede lotti di terreno in vari cimiteri della città. Alla cerimonia funebre si instaura un rigido servizio di sicurezza e tutti i visitatori devono dare la parola d'ordine del clan. Ogni famiglia cerca di superare le altre nello sfarzo del funerale.
La normale attività del clan è costituita da truffe all'americana e da « fregature » più che da crimini violenti. In un classico raggiro, per esempio, alcuni uomini si fermano davanti a una casa con un'autocisterna. Dicono di avere appena finito di dotare di manto di usura una carreggiata e, per non sprecare quel che rimane del loro bitume, offrono di rifare il manto di usura del viale d'accesso a condizioni favorevolissime. Il proprietario della casa accetta. Più tardi, quando la pioggia spazza via il solvente dal viale d'accesso, il proprietario della casa si accorge che il « bitume » non era che olio di macchina. I Williamson inoltre installano dei « parafulmini » che in realtà sono dei pezzi di legno o di fune dipinti in modo da sembrare metallo. Un'attività classica delle donne del clan è quella di suscitare compassione tenendo in braccio un bambino piangente mentre cercano di vendere mercanzie di nessun valore. Essendo in genere degli ottimi attori, i Williamson possono rappresentare una varietà di personaggi nei discorsetti con cui infiorano le loro vendite.
In The Golden Fleecers W. Wagner descrive una banda attiva in California, che sembra simile, se non identica, ai Williamson. Wagner ne parla come della banda più pittoresca che operi nei sobborghi della California del sud. Dice che sono circa 2000 e sono noti alle polizie di tutti gli stati. Ogni anno, fra il giorno di ringraziamento e Natale, ne arrivano nella California meridionale da 100 a 150, atteggiandosi a riparatori di tetti e a imprenditori edili specializzati in lavori stradali. Le donne, secondo Wagner, compiono truffe assortite, vendendo di solito finti pizzi irlandesi.
Dalle cronache dei giornali di Cincinnati e di altre città risulta che il clan è tuttora in piena attività. La notizia più recente, pubblicata sull"'Enquirer" di Cincinnati (6 maggio 1976), parlava di una loro nuova trovata -una « truffa speciale in onore del bicentenario della fondazione degli Stati Uniti » - che riguardava lo strato di cemento dei patios e di altre superfici analoghe.
Secondo la polizia e il Better Business Bureau è difficile prendere qualche iniziativa efficace contro i Williamson perché sono sempre in movimento e normalmente fuggono quando sono in libertà provvisoria, disposti a perdere la cauzione, in quanto ritengono che la somma versata rientri nelle «spese di gestione». George Vescey, del "New York Times", dice che molte loro «truffe» rientrano in quella zona «grigia» compresa fra gli affari condotti in maniera poco scrupolosa e la frode vera e propria. Poiché in genere i loro reati non sono gravi, la pena di solito non va al di là di un'ammenda o di una lieve condanna. In molti casi le vittime hanno troppa vergogna della propria dabbenaggine per ricorrere in giudizio. Personalmente, i membri del clan sono orgogliosi delle loro origini e non sembra che abbiano particolari sensi di colpa nel raggirare i creduloni.
Il Setter Business Bureau sostiene che il bottino annuale del clan supera in media il milione di dollari. Si dice che molti membri del clan siano molto facoltosi. Questa valutazione si basa sulle notizie secondo le quali i membri del clan usano biglietti da 100 dollari, indossano pellicce di visone e si fanno vedere al volante di Cadillac nuove di zecca.
La maggior parte delle notizie relative ai Williamson vengono riportate invariabilmente con un tono derisorio e ostile e tendono in certo qual modo a identificare i Williamson stessi con gli zingari. Esistono, sì, delle somiglianze - entrambi i gruppi amano viaggiare, guidare automobili di lusso e celebrare funerali fastosi - ma i Williamson disprezzano gli zingari e di regola evitano di avvicinarsi ai loro accampamenti.


Da Almanacco universale delle cose più strane e misteriose, Mondadori, 1979 

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