1.11.14

Paolo Spriano racconta Togliatti. 1959: un “no” a Bufalini.

Palmiro Togliatti e Paolo Bufalini al teatro Adriano di Roma per un comizio
Il compagno Paolo Bufalini, all'inizio di ottobre del 1959, invitava Togliatti a essere presente alla festa dell'«Unità» di Roma, che si doveva aprire alla Fiera (e durava un giorno, con comizio di Giorgio Amendola). Togliatti già aveva risposto di no. E due giorni dopo si scusava con lui con un biglietto nel quale poneva una questione «abbastanza seria», «la impossibilità che mi è fatta in molti luoghi, e particolarmente in Roma, di visitare una festa di partito e persino una sezione senza che si crei attorno a me una situazione tale che mi impone di andarmene al più presto. Comprendo l'attaccamento ai dirigenti del partito — continuava la lettera, in data 13 ottobre 1959 —, ma non comprendo che si debba esprimere in modo così brutale, con le spinte, il pratico impedimento a muoversi, le cento strette di mano, le decine di tentati abbracciamenti, il servizio di vigilanza che fa peggio degli altri e così via. È questione di costume di partito e quasi di educazione. Per me, poi, è seccante non potere nemmeno vedere come è ordinata una nostra festa. Questo può far comodo a chi la organizza, perché di solito io faccio osservazioni critiche, ma non è giusto».
Togliatti era così. E il fastidio per le manifestazioni assillanti di «culto» della sua persona datava di certo da prima della famosa denuncia di un altro «culto». Quando i compagni vollero intitolare una scuola di partito al suo nome, prese un'altra arrabbiatura dicendo che quella intestazione era semplicemente jettatoria, che lo si voleva dunque morto. Una volta che lo accompagnai a Siena per stendere il resoconto di un suo discorso elettorale (e facemmo un gran pranzo a casa del compagno Bardini) gli dissero che oltre al comizio sarebbe stato gradito, al pomeriggio, un suo incontro («due chiacchiere») con un paio di intellettuali della città, in albergo. Quando Togliatti scese dalla sua camera e andò in una sala dell'albergo si vide davanti un tavolino e una fila di sedie su cui sì stipavano un centinaio di persone. Non dimenticherò la sua faccia dinanzi alla sorpresa.

da Togliatti - Che cosa ci ha lasciato, Supplemento a "l'Unità", 14 ottobre 1984

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