3.9.14

Biancomangiare da Nord a Sud (Rocco Moliterni)

Nel Ragusano. Uno schietto biancomangiare a forma di pesce
Ci sono dolci (e non solo) la cui origine se non proprio misteriosa si può definire incerta. Un caso è quello del Biancomangiare, un dessert che si trova con lo stesso nome tanto in Val d'Aosta (qui sarebbe approdato dalla vicina Francia) quanto in Sicilia (qui l'origine viene attribuita alla presenza dei musulmani, ma se si desse retta all'origine francese potrebbe essere stato portato dai Normanni). In Val d'Aosta ça va sans dire, lo chiamano Blanc Manger, e lo fanno con il latte di mucca, in Sicilia la ricetta originale prevede invece quello di mandorle. Ma il bello è che nei ricettari medievali con questo nome si intendeva un piatto fatto con i petti di pollo, più di recente invece era una minestra, poi diventata una sorta di budino di riso. La versione siciliana è abbastanza vicina a quella codificata dal grande Caréme agli inizi dell'800. Per ottenere quella che sostanzialmente è una sorta di gelatina di latte (di mandorle o no) ci si divide ancora sull'uso degli addensanti: c'è chi punta sulla colla di pesce e chi sull'amido, e alla fine c'è chi spolvera di cannella, chi di pistacchi tritati e chi usa stampi con lo zucchero caramellato. Qualunque variante si scelga, è comunque sempre meglio il Biancomangiare che mangiare in bianco.


La Stampa, 21 novembre 2013

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