11.8.14

Il gatto e il topo. Una poesia di Gianni Rodari

Un topo di biblioteca
trovò un gatto in figura,
e subito gli strappa un baffo
senza un briciolo di paura.
- Tutto qui? - si vantò poi -
Questo è l'orco che ci minaccia?
Non azzarda rivoltarsi,
e sa solo di carta straccia.
E senza esitazione
l'intrepido topolino
dalla coda alle orecchie
divorò l'intero felino.
Ma mentre faceva il chilo
un gatto lo acchiappò;
era un gatto in carne e ossa,
con gli artigli lunghi un bel po'.
- Eccellenza, c'è un equivoco,
uno scambio di persona...
Sono un topo letterato,
la mia carne non è buona.
- Rispetto le belle lettere -
il gatto disse, - davvero.
Ma perché non ha studiato 
un pochino anche dal vero?

da Il secondo libro delle filastrocche

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