26.4.14

Per l'abolizione del Senato. Senza pasticci e con garanzie (S.L.L.)

Roma. Palazzo Madama. L'aula del Senato della Repubblica
E' il 25 aprile, festa della Liberazione, e dico liberamente come la penso.
Sono ragionatamente monocameralista. Il Senato della nostra Costituzione mi pare un residuo monarchico, non giustificato da un assetto federalista che - nonostante le recenti modifiche costituzionali - non c'è.
Con la riforma di Renzi il Senato diventerebbe anche peggio, un "derivato" monarchico senza neppure il crisma dell'elezione; e dai derivati - la crisi insegna! - bisognerebbe guardarsi come dalla peste!
Con una sola Camera elettiva si dovrà naturalmente mettere in equilibrio l'efficienza nella produzione legislativa con adeguate garanzie di controllo costituzionale e democratico, per esempio rendendo più facile ed in alcuni casi automatico l'intervento della Corte costituzionale e/o facilitando nei tempi e nelle modalità (non nel numero delle firme, che forse andrebbero aumentate) il referendum popolare abrogativo, o anche confermativo per alcuni tipi di leggi.
Tutto questo comporta il ritorno a un Parlamento rappresentativo, di eletti e non di nominati, diverso da quello prefigurato dalla legge elettorale vigente (nonostante il pronunciamento della Corte Costituzionale) e da quella in discussione; un Parlamento dove - prima di decidere - si parla e si ascolta, naturalmente senza perdere tempo.
L'impressione è che, con le nuove leggi elettorali, si vogliano rovesciare definitivamente le antiche distinzioni dei poteri, che attribuivano al Parlamento il legislativo e al Governo esecutivo. Si vorrebbe un governo che legifera e un parlamento debolissimo, che esegue gli ordini del governo. Ma un governo, sia pure elettivo, fortemente personalizzato, che si sceglie il Parlamento (non importa se mono o bicamerale) e fa a piacimento le leggi è pericoloso. Potrebbe produrre, rapidamente e con forzature decisioniste, mutamenti irreversibili e perpetuamente dannosi, anche se, naturalmente, "a fin di bene".


Stato di fb, 25 aprile 2014

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