18.2.14

Matteo Renzi nel pallone (S.L.L.)


Io sono milanista, da quando avevo sette anni. Ho visto giocare Liedholm e Schiaffino. E non ho cambiato le mie simpatie sportive dopo l'arrivo di Berlusconi, anzi per un po' sono stato entusiasta della sua presidenza antirazzista. Prima Gullit, intelligente, estroso e compagno. Poi Weah, l'africano d'Africa. Mi sono disamorato quando il Cavaliere è "sceso in campo" nella vita politica e ho appreso magagne che mi erano prima sconosciute. Continuo a sperare che prima o poi la famiglia Berlusconi venda la squadra per consentire al mio tifo di dispiegarsi liberamente. Intanto continuo a trovare insopportabili le squadre che del Milan sono storicamente rivali, la Juve e l'Inter, ma tifo assai più contro di loro che per il Milan.
E trovo simpatiche squadre come la Roma, il Napoli, la Fiorentina, che oggi sembrano opporsi allo strapotere bianconero.
La domenica sera, per evitare la politica in Tv, mi accade di guardare la trasmissione di RTV38, ove giornalisti e sportivi in quiescenza commentano il campionato di calcio dal punto di vista della Fiorentina e danno notizie sulla partita in corso nella serata.
L'altrieri, però, era uno schifo. Si son messi a idolatrare il Renzi: è tifoso sincero - dicevano - e anche domenica era alla partita, presenti tutti e due i Della Valle. Ha fatto l'arbitro – aggiungevano - e perciò è competente e appassionato: finalmente si farà il nuovo stadio e ci sarà la riforma che tutto il mondo del calcio aspetta, la riforma del settore arbitrale.
Ieri sera è stato anche peggio. Su Raisport1 c'è Variale che rifà il processo del lunedì. Ma stavolta si è messo a fare anche lui il propagandista per Renzi. Non solo lo esaltava, ma sollecitava dall'allenatore della Fiorentina, Montella, a lungo intervistato, un pronunciamento di appoggio al nuovo governo. Il bravo allenatore cercava - come poteva - di tirarsi fuori, spiegava che non erano questioni di sua competenza, che, sì, conosceva Renzi come sindaco e tifoso della Fiorentina ma non toccava a lui esprimere giudizi politici. Alla fine - tirato per i capelli - ha dovuto dire che, "visto che i più tra gli italiani non sono contenti di come vanno le cose, mi auguro programmi nuovi e anche uomini nuovi".

Credo che in tutti gli spazi di comunicazione faranno come Variale, al fine di montare una sorta di culto della personalità. Le trasmissioni sportive saranno uno dei veicoli prediletti. Quanto a me, mi spiace per Montella, di cui ho apprezzato l'imbarazzo, ma anche la Fiorentina comincia a starmi sullo stomaco. E forse dovrò privarmi della chiacchiera calcistica televisiva, che in genere mi distrae e placa i miei furori.

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