23.9.13

La poesia del lunedì. Trilussa (1871-1950)

La gloria artificiale
Li razzi, a mille a mille,
fischieno in celo e scoppieno. Ogni sparo
sparpaja una fontana de scintille.
Stelle d'argento, serpentelli d'oro,
s'incroceno fra loro con un gioco
de colori de foco.
Ma, finita la festa,
ritorna tutto scuro e tutto zitto:
e nun resta che un fumo fitto fitto
che s'abbassa, se sparge e se ne va.
Quer che rimane, in genere, a chi passa
un quarto d'ora de celebbrità.

da Libro muto

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