30.6.13

Piero Calamandrei: elogio di Ernesto Rossi


Piero Calamandrei
Da un articolo di Silvia Calamandrei sul “manifesto” del 20 settembre 2011, recupero questo passo contenente brani dall'elogio di Ernesto Rossi fatto sul "Ponte" da parte di Piero Calamandrei. (S.L.L.)
 
Ernesto Rossi
Battitore libero nell'Italia del miracolo economico, in precoce polemica contro l'assistenzialismo, il burocratismo e il parassitismo, Rossi fu elogiato per l'efficacia polemica dei suoi interventi da Piero Calamandrei che così nel '55, sul «Ponte» ne decantava la felicità espressiva e il carattere beffardo: «Ma a quest'intrepido impegno di studioso si accompagna una straordinaria felicità d'espressione, che gli viene da Firenze. Settimo, non rubare; Il Malgoverno; I padroni del vapore... Basta il titolo; ci siamo belli e capiti. Ernesto Rossi, una specie di enfant terrible, un Giamburrasca dell'economia; che va in giro tra i gravi personaggi che si danno arie di salvatori della patria, e si diverte a tirar la barba ad uno per far vedere che è finta, o a bucare con uno spillo la pancia di un altro, per far vedere che sotto quell'autorevole panciotto tricolore c'è nascosto il contrabbando». E ancora Calamandrei ne sottolineava la straordinaria coerenza di percorso, che spiega la sua fortuna attuale in un'Italia allo sbando: «Singolare coincidenza questa: che dopo trent'anni, mentre si ripubblica come una curiosità storica il Non Mollare, Ernesto Rossi in questo suo volume sui Padroni del vapore, ci dimostri, come dire che due e due fanno quattro, che le cose sono sempre allo stesso punto. (...) Il Non Mollare e I padroni del vapore non sono due libri diversi: direi che siano due volumi di una stessa opera in continuazione. (...) Grazie, caro Ernesto: tu sei veramente uno dei pochissimi che quando rileggi il titolo del vecchio Non Mollare, non hai nulla da rimproverarti: ci metti accanto quest'ultimo tuo libro e dici: "Ecco, in quanto a me, non ho mollato"».

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