12.2.13

Le dimissioni del pastore tedesco (S.L.L. - stato di fb)

Mi dispiace.
Non riesco ad adeguarmi al coro di compagni e di laici che vede nell'atto del papa tedesco una sorta di resa del "buon pastore" circondato dai lupi vaticani o, addirittura, una efficace (anche se estrema) azione di lotta per sbaraccare l'accrocco di potere finanziario e criminale che si realizza nella Curia romana.
Non mi convince.
Quell'uomo è un reazionario che odia la libertà e ...la felicità, forse l'umanità; è il cultore di una ortodossia dogmatica e antirelativista che ha disegnato una "Chiesa del No" contro i diritti.
Non potrebbe essere davvero stanco, non sentirsi all'altezza? Non potrebbe voler governare lui la successione da sano, per evitare che la sua vecchiaia e la sua malattia favorisca l'ascesa di un papa modernista?

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