12.8.12

Avventure in ferrovia. Torino Porta Nuova, 23 giugno, mattina.

Da “La Stampa” del 28 giugno 2012, pagine regionali di Torino Nord-Ovest, rubrica di lettere Specchio dei tempi, un’avventura. (S.L.L.)
Torino Porta Nuova. Foto aerea di Michele D'Ottavio, particolare.
Una lettrice scrive:
«Sabato 23 giugno decido di andare a Bardonecchia da un'amica. Alle 8 sono alla stazione di Porta Nuova, prendo i biglietti di andata e ritorno e vado a leggere l'orario dei treni (cartaceo) per trovare il binario: treno per Bardonecchia ore 8,20 binario 15. Mi avvio di corsa al binario 15, la porta del treno è aperta, salgo ma mi accorgo che non c'è nessuno. Mi preoccupo e cerco di scendere ma tutte le porte sono chiuse ermeticamente. Allora, abbasso il finestrino e vedendo un uomo con un cartellino, penso di Trenitalia, chiedo aiuto. L'uomo, gentilissimo, cerca di aprire le porte: niente da fare. Nel frattempo, l'altoparlante (ore 8,10) avverte che il treno per Bardonecchia non parte più dal binario 15, ma dal binario 20. L'uomo con il cartellino telefona a qualcuno e mi indica di tirare il freno a mano: peccato che la classica maniglia non c'è, e l'unica possibilità è una manovella impossibile da girare.
Il treno parte: mi sento Fantozzi affacciata al finestrino. Urlo: "Aiuto sono chiusa dentro il treno!". Lungo il percorso vedo degli addetti ai binari che alla mia domanda: "Dove va il treno?" mi urlano che la destinazione è la stazione del Lingotto e di correre dal macchinista. Vado lungo gli scompartimenti e raggiungo la cabina del macchinista. Il treno è arrivato al Lingotto, ma lui fuori dalla stazione mi apostrofa malamente dicendo che lui ha chiuso le porte (e io che non sono anoressica gli dico: "Da dove sono entrata? Dal finestrino?). Lui risponde che dovevo leggere l'orario (l'ho fatto, ma c'era scritto binario 15), minaccia di chiamare i carabinieri ("magari - penso - così vediamo chi ha ragione"). Alla fine alla mia richiesta di aiuto mi dice che ho due possibilità: fare tre chilometri a piedi e tornare a Porta Nuova o fare un chilometro piedi e andare al Lingotto. Non mi aiuta a scendere dal treno e mi lascia in mezzo a sterpaglie e binari dicendomi, senza spiegarmi dov'è, che c'è un sentiero... Mi avvio a piedi in mezzo a rovi e binari e arrivo alla stazione dove la gente vedendomi sudata e stravolta pensa: "Un'altra disperata!".
Ringrazio tantissimo l'uomo che ha cercato di aiutarmi in stazione e gli addetti ai binari lungo il percorso».
Silvia

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