23.8.12

1904: in guerra contro gli austro-ungarici. Per la liquirizia (di Marco Sodano)

Liquirizia in rametti.
Nel 1904 il barone Nicola Amarelli scriveva ai ministri del giovane Regno d'Italia per chiedere protezione commerciale contro la «sleale guerra» dei concorrenti austriaci. La richiesta era di «prendere a cuore gli interessi di queste disgraziate province» perché la revisione del trattato con l'impero austro-ungarico prevedeva l'imposizione di un nuovo dazio di 24 corone al quintale sui blocchi di liquirizia e uno di addirittura 120 corone sulle biglie, 12 volte di più rispetto alle 9 corone e mezzo precedenti. Un aumento «esorbitante» che, a dire dei produttori calabresi, aveva l'obiettivo di distruggere un prodotto «esclusivamente meridionale» a tutto vantaggio delle «fabbriche austriache».

“La Stampa”, 4 luglio 2011

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