8.5.12

La "Lode del lavoro illegale" di Bertolt Brecht

È bello
prendere la parola nella lotta di classe,
con voce alta sonante chiamare le masse a combattere
per calpestare gli oppressori, per liberare gli oppressi.
Difficile e proficuo è il piccolo lavoro quotidiano
il segreto e tenace annodare
la rete del partito davanti
ai fucili puntati dei proprietari.
Parlare, ma
nascondere chi parla.
Vincere, ma
nascondere chi vince.
Morire, ma
occultare la morte.
Tutti son pronti a far molto per amore di gloria,
quanti farebbero qualcosa accettando il silenzio?
Ma alla povera mensa è convitato l'onore,
dal diroccato stambugio esce
indomita la grandezza.
E la gloria invano cerca
gli autori della grande impresa.
Mostratevi per un istante
sconosciuti dai volti celati, e accogliete
il nostro grazie!

Da La linea di condotta (1930) in Teatro, Vol.I, Einaudi, 1963

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