9.9.11

Titoli. Il viceconte, i gattopardi e gli sciacalli.

1. Il 7 settembre Pino Corrias su “Il fatto” ha rivelato una nomina tenuta a lungo segreta. Nel 2006, al tempo della sua permanenza alla Farnesina, papa Ratzinger ha conferito a Massimo D'Alerma una importante onorificenza equestre dello Stato Pontificio, l’Ordine Piano. Il neo-nobiluomo con i baffi, a detta dei più, acquista il titolo di viceconte: forse si accontenterebbe, ma gli rode che la vicecontea sia senza portafoglio.
2. Su fb un mio amico che si firma Amici di Ciuenlai e di cui non posso rivelare l’identità (peraltro nota a molti) ha diffuso una nota sulla Regione Umbria. La Giunta Marini e non pochi consiglieri avevano promesso straordinarie e immediate riforme istituzionali, specialmente relative alle mangiatoie del ceto politico; pare che invece abbiano rinviato tutto ad ottobre e che alla fine del gioco tutto resterà come prima, di fatto se non di nome. L’amico (e compagno) ha corredato la nota con una foto del Consiglio Regionale, che ha intitolato I Gattopardi. Mi sono permesso la seguente, marginale, osservazione: “Non capisco il titolo I Gattopardi. Forse allude a una frase del noto romanzo, quella secondo la quale bisogna cambiare tutto per non cambiare nulla. Ma a pronunziarla non è il "gattopardo", il principe di Salina, che anzi rifiuta la carica di senatore nel nuovo regno dei Savoia, è il nipote Tancredi che s'adegua. Il principe dice invece: "Noi fummo i gattopardi, ora vengono gli sciacalli". Gli sciacalli è il titolo giusto, o, se ti pare troppo pesante, i Tancredi”.

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