26.9.11

Caffé concerto (di Rodolfo De Angelis)

Roma, Il caffè concerto Eden in via Cairoli ai primi del Novecento
L’estroso napoletano Rodolfo De Angelis (1893 – 1965) fu canzonettista di valore e uomo di spettacolo, per qualche tempo vicino all’avanguardia futurista, che molto amava il varietà e le sue forme. Fu anche memorialista sapido e riflessivo. Tra le sue canzonette se ne ricordano di “fascistissime” come Sanzionami questo e di “antifasciste” (forse al di là delle sue stesse intenzioni) come Bravo, ma come parla bene!. La più celebre è Ma cos’è questa crisi?, che sembra tristemente tornata di moda. Il brano che segue è tratto da Café-chantant : personaggi e interpreti, a cura di Stefano De Matteis. Firenze, La casa Usher, 1984. (S.L.L.)
Rodolfo De Angelis negli anni Trenta del Novecento
Il caffè-concerto che, dalla fine dell’Ottocento sino a qualche anno prima della prima guerra mondiale, ebbe le più insperate fortune, originariamente non era dissimile da quei caffè con pedana, orchestrina e cantanti, nei quali si può sostare ancora oggi; e dove, mercè un aumento (non di 10 centesimi come allora) sulla consumazione, si può soddisfare a un tempo palato e udito.
La celebre sciantosa Gilda Mignonnette
Il modesto genere di spettacolo cominciò a lievitare allorquando sulle padane del caffè, al chiuso, o all’aperto, a “romanziere” (cantanti di romanze, nota di S.L.L.) inguainate in lunghissimi abiti a strascico (nivei, a preferenza, e orlati di merletti), a tenori e baritoni (il basso era escluso), in perenne attesa di contratti per i grandi teatri d’opera, si sostituirono prosperose figliole del popolo del tutto sprovviste di beni vocali ma ricche di sorrisi affascinanti, di turgidi seni e di abbondanti natiche.

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