15.7.11

Genesi. Una poesia di Alda Merini

Genesi

Vorrei un figlio da te che sia una spada
lucente, come un grido di alta grazia,
che sia pietra, che sia novello Adamo,
lievito del mio sangue e che risolva
più dolcemente questa nostra sete!


Ah, se ti amo, lo grido ad ogni vento
gettando fiori da ogni scarso ramo
e fiorita son tutta e di ogni velo
vo' scerpando il mio lutto,
perchè genesi sei della mia carne.


Ma il mio cuore, trafitto dall’ amore
ha desiderio di mondarsi vivo.


E perciò dammi un figlio delicato,
un bellissimo, vergine viticcio
da allacciare al mio tronco, e tu. possente
padre, tu olmo ricco di ogni forza pura
mieterai liete ombre alle mie luci.

Da Testamento, Crocetti, 1988

1 commento:

Matteo Sabbatani ha detto...

E' una delle poesie più celebri di Alda Merini.
Qui, lo stile asciutto e la sikntassi ci aiutasno ad apprezzare, una volta di più, una delle caratteristiche peculiari della poesia della Merini nel suo complessso, cioè come ella sapesse essere dolcissima e graffiante in uno stesso verso

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