12.4.11

Un sabato a Milano. Il Cav impazza.

L'arma segreta del comunismo internazionale
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Recupero dal “manifesto” di domenica 10 aprile 2011 questa breve, non firmata. Qualcun altro provvederà forse a raccogliere tutte le altre che produrrà il Cav, ora che s’è scatenato ed è persuaso di poterne sparare quante ne vuole. Io mi limito a postare questa, ove si scatena contro i comunisti decisi ad ammazzarlo. A futura memoria. (S.L.L.)
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«I comunisti hanno sempre considerato la storia come la lunga marcia verso una società senza classi e considerano non solo un diritto, ma un dovere eliminare anche fisicamente chi avversa questa lunga marcia. E questo fa dell'ideologia comunista la più disumana e criminale dell'intera storia dell'uomo». Indovina chi è che parla? Ma il premier, naturalmente, che racconta come «in Italia la sinistra sia rimasta comunista» e come addirittura abbia attentato alla sua vita con un chilo e 600 grammi di marmo: «se mi avessero colpito un po' più in là non sarei qui a raccontarlo». «I grandi capi di oggi insiste il presidente del Consiglio - erano protagonisti giovani nell'89, e non hanno mai cambiato idea o rinnegato il loro passato. Se guardiamo come fa l'opposizione ne abbiamo la conferma: tutto ciò che fa il governo è male e va avversato. Non hanno altro modo di comportarsi che quello di calunniare e insolentire la maggioranza e usare i loro giudici per far fuori gli avversari che considerano nemici». E sulle amministrative, il Cavaliere ammonisce tutti. Ora vi dico quel che farà la sinistra. «Reintroduzione dell'Ici sulla prima casa, aumento dell'imposta sui risparmio, patrimoniale su beni mobili ed immobili, intercettazioni a go-go, frontiere spalancate. E dopo 5 anni diritto di voto agli immigrati, per ribaltare in questo modo la bilancia che finora ha sempre visto prevalere noi persone moderate e di buon senso». No, no. Non era una barzelletta.

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