4.1.11

Trotzkij sulle radici sociali dello stalinismo (1936)

La divinizzazione sempre più imprudente di Stalin, malgrado quello che ha di caricaturale, è necessaria al regime. La burocrazia ha bisogno di un arbitro supremo inviolabile e alza sulle proprie spalle l’uomo che meglio risponde alle sue pretese di dominio… I bolscevichi più fermi e più fedeli, il fior fiore del partito, sono nelle prigioni, negli angoli sperduti della Siberia e dell’Asia centrale, nei numerosi campi di concentramento… Le donne vengono strappate ai loro mariti allo scopo di spezzarli entrambi e di costringerli alle abiure… Il funzionario (burocrate) finirà col divorare lo stato operaio o sarà la classe operaia a mettere il funzionario nella impossibilità di nuocere? Tale è la questione da cui dipende la sorte dell’Urss. (Da Diario d’esilio, 1936)

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