19.1.11

Era di maggio (da "micropolis" - maggio 2007)

Questo mio breve commento è stato pubblicato senza firma nella rubrica "Il fatto" nel numero di maggio 2007 di "micropolis". (S.L.L.)
Maggio 2003. Michael Stark bacia Michael Leshner dopo il loro matrimonio.
Sono la prima coppia gay unita in matrimonio in Canada.
Un venerdì di maggio del 2007 sulle banchine tra corso Vannucci e via dei Priori a Perugia una coppia gay si scambiava lunghi baci. Una telecamera riprendeva la scena e le reazioni della folla. Due maestre, accompagnatrici di bambini in gita, protestavano al vicinissimo posto di Polizia municipale, non si sa se per lo scandalo suscitato dal bacio o per il timore che fossero stati ripresi i minori. Un giornalino regionale ha voluto montare un caso, sparando la notiziola sulle locandine e in prima pagina, e poi lucrandoci per un paio di giorni con articolesse di spiegazioni e commenti.
Si trattava di un video per la manifestazione “Chi ha paura dell’omocattivo”, organizzata per il giovedì successivo dal Comune e dall’Arcigay-Arcilesbica, realizzato con lo scopo di captare le diverse reazioni alle effusioni eterosessuali, gay e lesbiche. Allo scopo erano stati ripresi in altri luoghi affollati anche il bacio tra donne e quello tra un ragazzo e una ragazza.
Rocco Valentino, capogruppo An in Consiglio comunale, ha fatto subito una sparata (“Così si spendono i soldi dei cittadini!”), ma ha dovuto rimettersi in spalla il trombone: il video non costa niente, è girato da volontari con mezzi propri. Dopo aver visionato l’intera registrazione ha così aggiunto: “Quando Marco baciava Mariangela, la gente passava senza nemmeno notarli”. A condannare l’accaduto è intervenuta poi, greve, la forzista Modena: “In Italia la società è profondamente dilaniata, per strada non si può distogliere lo sguardo”.
A noi vecchi questa storia rammenta gl’indimenticabili Sessanta. Forse Rocco non lo sa, ma c’erano sindaci moralisti che mandavano i vigili con il metro sulle spiagge, per elevare multe alle donne in costumi “succinti”. E c’erano pretori bacchettoni che per un bacetto in pubblico (tra uomo e donna) imbastivano processi per “oltraggio al pudore” o addirittura per “atti osceni in luogo pubblico”, mentre parroci e stampa benpensante parlavano di infanzia “dilaniata” dallo scandalo.
“Ti voglio amare senza nascondermi più” – cantavano a quel tempo i ragazzi. Così i catoni persero le cause e il costume cambiò: oggi nessuno ci fa più caso. Il bacio omosessuale incontra più forti resistenze, frutto di pregiudizi inveterati, di quando in quando rinverditi dai capi delle religioni. Crolleranno anche quelle.

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