8.11.10

"Settimo, dormire". Bakunin nei ricordi di James Guillaume.

Ho reperito queste testimonianze sulla personalità di Bakunin in un bel libro di storia della fotografia curato da Jean Prinet, Antoinette Dilasser e Lamberto Vitali: Nadar, Einaudi, 1973. Corredano una foto, del 1861, del rivoluzionario russo. Provengono dall’opera di James Guillaume L’Internationale (1864 – 1878). Documents et Souvenirs . (S.L.L.)
… Bakunin non si coricava presto. Era avvezzo a vegliare la notte fino alle tre o alle quattro e poi dormire fino alle undici del mattino; dalle undici alle tra lavorava, poi si metteva a tavola; dopo il pasto faceva un sonno di un’ora e, a meno che non uscisse ricominciava a lavorare fino all’ora di andare a letto. Fumava di continuo sigarette. Durante il breve soggiorno al Locle, mantenne all’incirca la medesima distribuzione della ventiquattr’ore della giornata.
… In conversazione Bakunin raccontava volentieri storielle, ricordi di gioventù, cose dette o sentite dire. Aveva un repertorio di aneddoti, di proverbi, di motti favoriti che gli piaceva ripetere. Per esempio, a proposito delle sigarette delle quali non poteva fare a meno, raccontò che un giorno, in Italia, una signora gli disse: “Se scoppiasse la rivoluzione probabilmente vi ritrovereste senza tabacco. Come fareste allora?”; e lui le rispose: “Ebbene, signora, fumerei la rivoluzione”. Una volta, alla fine di un pranzo in Germania, aveva, ci disse ridendo, fatto un brindisi accolto da uno scroscio di applausi: “Bevo alla distruzione dell’ordine pubblico e allo scatenamento delle cattive passioni”…
… Fra le cose che ci raccontò durante questi colloqui, ne ritrovo una che avevo così annotato: “Ancora questo per completare di dipingere l’uomo. Ci diceva ieri ridendo che secondo lui la scala della felicità è fatta così: primo, felicità suprema, morire combattendo per la libertà; secondo l’amore e l’amicizia; terzo, la scienza e l’arte; quarto, fumare; quinto, bere; settimo, dormire”.

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