10.8.10

Tra gastronomia e fumetti. Una letterina di Jacopo Manna.

Sul post di ieri su Cheddar e Welsh rarebit (http://salvatoreloleggio.blogspot.com/2010/08/cheddar-e-welsh-rarebit.html ) mi è appena giunta una breve lettera di commento e approfondimento che, autorizzato, socializzo (S.L.L.)

Caro Salvatore,
mi hanno un po' sorpreso sul tuo blog le due noterelle gastronomiche dedicate al Cheddar e al Rarebit. Ci tengo comunque a rivelarti che il crostino di formaggio gallese, oltre ad avere una sua importanza modesta nella modestissima gastronomia di lingua inglese, ne ha una notevole nella notevolissima storia del fumetto di lingua inglese. Dai primi del secolo e fino al 1914 Winsor McCay (1871 – 1934) pubblicò infatti una serie di strepitose tavole intitolate "Dreams of the Rarebit Fiend" in cui si descrivevano minuziosamente gli incubi cui andavano incontro i mangiatori dei crostini al Cheddar, buoni ma pesanti come mattoni e perturbatori del sonno (puoi vederne un paio di esempi, e non dei più straordinari, in
http://en.wikipedia.org/wiki/Dream_of_the_Rarebit_Fiend). Mc Kay deve la celebrità alla serie "Little Nemo", ma gli Incubi del Crostino Gallese sono a mio avviso infinitamente superiori, e in certi casi anticipano di molto le invenzioni visionarie del cinema.

Jacopo (Manna)

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