27.6.10

In difesa di Flavio Briatore. Pietro Laffranco, l'extraterritoriale.

Ripropongo il mio breve articolo su Pietro Laffranco pubblicato su "micropolis" di oggi (27 giugno 2010) nella rubrica redazionale "il fatto".

L’extraterritoriale

Il “giovane” Luciano Laffranco, oggi un po’ imbolsito, non ha mai brillato per sagacia e deve probabilmente la sua carriera al padre defunto, Luciano, che fu dirigente nazionale del Fuan ed ebbe tra i suoi camerati ad allievi Fini, La Russa, Gasparri, Alemanno… Il Laffranco giovane, tuttavia, pare sia abile nella scelta della cordata cui aggregarsi per facilitarsi la carriera: così nelle più recenti contese ha abbandonato il suo storico protettore Fini per schierarsi senza complessi coi postfascisti più legati a Berlusconi e adeguarsi allo stile del Cav che ha come corollario il lusso senza risparmio e la festevolezza un tantino orgiastica allietata da veline, ballerine ed escort. Deputato al Parlamento per il collegio dell’Umbria, Laffranco dovrebbe, svolgendo il suo sindacato ispettivo, riservare un’attenzione speciale al territorio, ove peraltro, anche per via della crisi, fatti su cui interrogare e interpellare il governo ce ne sarebbero a iosa (la Merloni, tanto per fare un esempio), ma, per personale sensibilità o per scelta di classe, preferisce l’extraterritorialità.

A Flavio Briatore, celebre Team-manager di Formula 1 e proprietario del Millionaire, è stato di recente sequestrato dalla Guardia di Finanza il megayacht Force blue, che batte bandiera extracomunitaria. Pare che abbia evaso tasse per quattro milioni di euro. Dicono le cronache che, non essendo pronta la nuova sontuosa villa di Montecarlo, Briatore, la moglie ex velina e il piccolo Nathan Falco, siano stati costretti a trasferirsi nella suite di un grande albergo e che l’uomo se ne sia lagnato: “Il sequestro si poteva evitare senza forzare una madre e un bambino di due mesi a lasciare bruscamente l'imbarcazione”. La moglie Gregoraci, dal canto suo, ha accentuato i toni drammatici: “Il bimbo piange e non riesce a dormire”.

Laffranco non si è fatto pregare. L’8 giugno ha presentato un’interrogazione a risposta scritta ai ministri delle finanze e del turismo e, sposando in pieno le tesi di Briatore, ha denunciato il sequestro, “operato con modalità tali da cagionare, ad avviso dell'interrogante inutilmente grave ed ingiustificato nocumento al sig. Briatore ed alla sua famiglia”, “il grande dispiego di uomini e mezzi” e “la messa a disposizione di reti televisive del filmato della Guardia di Finanza sull'azione in mare”. Ha aggiunto che l’iniziativa può scoraggiare i “turisti di élite” e ha chiesto la restituzione del natante. Grande interpellanza, nella scia di Cetto La Qualunque!

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