29.12.09

Tre poesie di Juan Ramon Jiménez (da "Diario di un poeta sposato").


Terra e mare
L'orizzonte è il tuo corpo.
L'orizzonte è la mia anima.
Raggiungo il tuo limite: ancora sabbia.
Raggiungi il mio limite: ancora acqua.

Notturno
La lacrima e la stella
si toccarono, e subito
divennero una sola lacrima,
divennero una sola stella.

Rimasi cieco, rimase
cieco d'amore il cielo.
Il mondo fu - nient'altro -
luce di lacrima, pena di stella.

Semplice
Semplice?
Le parole
di verità,
il giusto, perché lei, sorridendo
tra le sue rose pure di oggi,
lo comprenda.

Con un azzurro, un bianco, un verde
- giusti –
si fa - non lo vedi? – la primavera.


Da Diario di un poeta sposato

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