11.10.09

Ballata. Una poesia di Ernesto Ragazzoni (Orta 1870 - Orta 1920)

Ballata
Se ne vedono nel mondo
che son osti... cavadenti
boja, eccetera... o secondo
le fortune grandorienti;
c'è chi taglia e cuce brache,
chi leoni addestra in gabbia,
chi va in cerca di lumache,
.....
io... fo buchi nella sabbia.
*

I poeti anime elette,
riman laudi e piagnistei
per l'amore di Giuliette
di cui mai sono i Romei
[1];
i fedeli questurini
metton argini alla rabbia
dei colpevoli assassini;
.....
io... fo buchi nella sabbia.
*

Sento intorno sussurrarmi
che ci sono altri mestieri...
bravi; a voi! Scolpite marmi,
combattete il beri-beri,
allevate ostriche a Chioggia,
filugelli in Cadenabbia,
fabbricate parapioggia,
…..
io... fo buchi nella sabbia.
*

O cogliate la cicoria
od allori, o voi, Dio v'abbia
tutti quanti, in pace, e gloria!
…..
Io... fo buchi nella sabbia.
Ernesto Ragazzoni (1870-1920)





[1] I lettori facilmente osserveranno che questo è, in apparenza, un bruttissimo verso. L’associazione su breve linea di parole come cui, mai, Romei costituirebbe infatti un insopportabile iato. Ma i lettori stessi non mancheranno anche di notare, se hanno la desiderata perspicacia, un’altra cosa interessantissima: le desinenze ui, ai, ei, così riunite, dànno l’impressione di prolungato lamento che ben s’accorda colla naturale infelicità dei poeti, e faranno all’autore il piacere santissimo di trovare il verso stupendo.


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